Italian court rules mobile phone use caused brain tumour

vrijdag, 21 april 2017 - Categorie: Juridische Informatie

Bron 1: www.theguardian.com/technology/2017/apr/21/italian-court-rules-mobile-phone-use-caused-brain-tumour?CMP=share_btn_link
21 april 2017

Court awards pension to employee who claimed work-related use of a mobile led to him developing a benign tumour

An Italian court has ruled that excessive, work-related use of a mobile phone caused an executive to develop a benign brain tumour.

In what could become a landmark ruling, the court in the northern town of Ivrea awarded the plaintiff a state-funded pension.

The judgment, which was handed own on 11 April but only made public on Thursday, is subject to a possible appeal.

Roberto Romeo, 57, had testified that his work duties obliged him to use his mobile for three to four hours of each working
day for 15 years.

“For the first time in the world, a court has recognised a causal link between inappropriate use of a mobile phone and a
brain tumour,” his lawyers, Stefano Bertone and Renato Ambrosio said in a statement.

Romeo said he did not want to demonise mobiles, “but I believe we have to be more aware about how to use them.

“I had no choice but to use my mobile to talk to colleagues and organise work – for 15 years I was calling all the time,
from home, in the car.

“I started to have the feeling of my right ear being blocked all the time and the tumour was diagnosed in 2010. Happily,
it was benign but I can no longer hear anything because they had to remove my acoustic nerve.”

A medical expert estimated the damage to Romeo at 23% of his bodily function, prompting the judge to make a
compensation award of €500 per month to be paid by INAIL, a national insurance scheme covering workplace
accidents.

Scientific studies of the potential health risks of mobile phones have mostly concluded that they pose no serious risk
to human health at the level of most people’s use.

Heavier use may pose some risk, other studies have found, and many experts say it is too early to do a proper assessment
of what is a relatively new technology.


Ivrea, tumore al cervello per uso eccessivo del telefonino: Inail condannata a pagare, ''l'uso scorretto provoca il cancro''

Bron 2:
torino.repubblica.it/cronaca/2017/04/20/news/ivrea_tumore_al_cervello_per_uso_eccessivo_del_telefonino_inail_condannata_a_pagare_e_la_prima_volta-163447227/
20 april 2017

Un dipendente Telecom colpito da neurinoma dopo aver utilizzato il cellulare più di tre ore al giorno. Il tribunale riconosce
la correlazione e la rendita vitalizia per malattia professionale. La perizia choc: ''Sicuro effetto cancerogeno''


di SARAH MARTINENGHI

Si era ammalato di cancro per colpa del telefono cellulare usato per 15 anni per più di tre ore al giorno, e ora l’Inail è
stata condannata a pagare la rendita perpetua per il danno sul lavoro subito da un dipendente della Telecom. “La sentenza
riconosce il legame causale tra un tumore al cervello e l’uso di un telefono cellulare” spiegano gli avvocati Renato
Ambrosio e Stefano Bertone che hanno vinto la causa. Il verdetto è stato emesso dal giudice Luca Fadda del
tribunale di Ivrea l’11 aprile.

L’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche del telefonino era già stato riconosciuto sin dal 2011 dalla Iarc che
aveva inserito questo dispositivo nella categoria 2b. “Il fatto che nel 2017 i tribunali italiani riconoscano già in primo
grado la causa oncogena insita nei campi elettromagnetici generati dal cellulare è il segno del continuo
avanzamento delle conoscenze scientifiche” spiega l’avvocato Bertone. Il dipendente della Telecom Roberto
Romeo che si era ammalato di un neurinoma spera che la sua causa serva e sia di aiuto . “Non voglio demonizzare
l’uso del telefono cellulare ma per evitare quello che mi è successo bisogna saperlo utilizzare in modo corretto.
all’inizio pensavo di essermi preso un’infezione all’orecchio ma poi ho capito che la cosa era bene più grave” racconta
ancora Romeo che era obbligato a usare il telefono cellulare al lavoro in quanto non si trovava in ufficio, ma era
spesso in giro: ''Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi
ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all'udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato
il tumore. Ora non sento più nulla dall'orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico''. Una vicenda
che ricorda quella di Innocente Marcolini, dirigente d'azienda bresciano che solo dopo una lunga battaglia giudiziaria
era riuscito a ottenere giustizia in Cassazione.

Lo studio legale degli avvocati Ambrosio e Commodo, esperti in risarcimento del danno, avevano già intentato una
causa alcuni anni fa “che è ancora giacente al Tar” per imporre al ministero una campagna di informazione sui rischi
legati al cellulare. Ora hanno creato un sito internet che si chiama “neurinoma.info” in cui sono
raccolte tutte le informazioni utili, “sono soprattutto i bambini e le donne in gravidanza a essere più vulnerabili”
spiega ancora l’avvocato Bertone. “la popolazione deve essere avvisata perché basta usare il telefono con
l’auricolare o a una certa distanza per poter abbassare i rischi”. “abbiamo avuto difficoltà sul profilo medico e
scientifico perché ci è stato detto che non c’erano prove che potesse creare un tumore, ma è stato detto che non si
poteva anche dire il contrario. Questa sentenza invece dice proprio che c’è un nesso causale ed è’ per questo che
ora chi ci governa debba prendersi la responsabilità di fare qualcosa” dice l’avvocato Renato Ambrosio.

E a proposito di nesso causale: ''Sulla base dei criteri elencati nel preambolo delle monografie della Iarc, le emissioni
a Rf/Mo dei telefoni mobili (cellulari e cordless) dovrebbero essere classificate nel gruppo 1 dei sicuri cancerogeni per
l'uomo''. E' quanto scrive il professor Angelo Levis nella consulenza prestata in tribunale a Ivrea. Levis ha depositato
una memoria per conto dello studio Ambrosio e Commodo: il documento richiama le conclusioni di numerosi
autori, fra cui Lennart Hardell e la sua squadra di collaboratori del dipartimento di oncologia dell'Università di Orebro,
in Svezia. ''E' urgente - scrive Levis - la revisione delle attuali linee guida finalizzata alla fissazione di limiti di
esposizione realmente cautelativi''. ''I risultati - osserva - delle indagini epidemiologiche caso-controllo, delle
pooled analyses e delle metaanalisi di Hardell e di altri autori, comprese quelle di chi scrive, non lasciano dubbi circa
l'esistenza di un rapporto causa-effetto tra esposizione abituale e per lungo tempo ai telefoni mobili (Tm - cellulari
e cordless, analogici e digitali) e rischio - almeno raddoppiato e statisticamente significativo al 95% di probabilità - di
tumori ipsilaterali alla testa: gliomi cerebrali, meningiomi e neurinomi acustici''.

''L'incremento del rischio quantificato da Hardell nei suoi ultimi lavori pubblicati nel 2013 e 2014 - aggiunge Levis - è
impressionante: il rischio di gliomi è praticamente triplicato per l'insieme dei casi esposti a Tm da più di 10 anni
quasi quadruplicato negli esposti solo
a cordless''. La nota che apre la relazione indica il professor Levis ''già ordinario di mutagenesi ambientale
all'Università di Padova, già membro della Commissione tossicologica nazionale, della Commissione
oncologica nazionale, del Comitato scientifico dell'International Society of doctors for the Environment e dei
gruppi di lavoro Iarc/Oms sulla cancerogenicità dei metalli.


Tumor durch Handy ist Berufskrankheit; Gericht in Italien entscheidet

Bron 3:
www.blick.ch/news/gericht-in-italien-entscheidet-tumor-durch-handy-ist-berufskrankheit-id6559730.html
21 april 2017

ROM (ITA) - Ein Gericht in Italien hat Tumore durch Handys als Berufskrankheit anerkannt.

Ein italienisches Gericht hat einen Gehirntumor als Berufskrankheit anerkannt, der als Folge extremer Mobilfunktelefonie
während der Arbeit entstanden sein soll.


Ein Gericht in Italien hat einen Gehirntumor als Folge häufigen beruflichen Handy-Telefonierens eines inzwischen
57-jährigen Klägers anerkannt. Der Richterspruch vom 11. April wurde von den Justizbehörden in Ivrea erst am
Donnerstag publiziert.

Der Geschädigte, Roberto Romeo, soll wegen des dauerhaften Hörschadens von der Unfallversicherung monatlich
500 Euro bekommen.

«Handy ist Ursache für Gehirntumor»

«Weltweit hat erstmals ein Gericht die unsachgemässe Verwendung eines Handys als Ursache für einen Gehirntumor
anerkannt», erklärten die Anwälte Stefano Bertone und Renato Ambrosio zu dem Fall. Romeo sagte, er wolle das
Telefonieren mit mobilen Telefonen nicht verteufeln, die Nutzer sollten sich aber über die Risiken mehr Gedanken
machen.

Nach eigenen Angaben telefonierte er 15 Jahre lang täglich drei bis vier Stunden mit seinem Handy.

Schliesslich hatte Romeo den Eindruck, sein rechtes Ohr sei verstopft. Im Jahr 2010 wurde ein gutartiger Tumor
festgestellt. Bei der Operation sei der Hörnerv entfernt worden. Ein Fachmann veranschlagte die Minderung der
Erwerbstätigkeit auf 23 Prozent. (SDA)

Publiziert am 21.04.2017 | Aktualisiert um 07:18 Uhr


Hersentumor na gebruik mobieltje: Italiaan heeft recht op uitkering

Bron 4: www.rtlnieuws.nl/gezondheid/hersentumor-na-gebruik-mobieltje-italiaan-heeft-recht-op-uitkering
21 april 2017
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Een Italiaan die voor zijn werk vijftien jaar lang dagelijks drie tot vier uur zijn mobiele telefoon moest gebruiken,
heeft recht op een overheidsuitkering omdat hij een hersentumor kreeg. De rechter brengt het ontstaan van de
goedaardige tumor in verband met het telefoongebruik.


''Ik had geen keus'', zegt de 57-jarige Roberto Romeo in de Britse krant The Guardian. ''Vijftien jaar lang belde ik
met mijn collega's en regelde ik mijn werk, altijd en overal, vanuit huis, in de auto. Op zeker moment kreeg ik het
gevoel dat mijn rechteroor dicht zat. In 2010 werd het gezwel ontdekt. Gelukkig was het goedaardig.''

Doof aan rechteroor
Doordat bij de operatie ook zijn gehoorzenuw moest worden verwijderd, kan hij met zijn rechteroor nu niets meer
horen. De rechter in Ivrea, een plaats 40 kilometer ten noorden van Turijn, oordeelde eerder deze maand dat
hij door de gedeeltelijke doofheid voor 23 procent arbeidsongeschikt is. Dat geeft hem recht op een maandelijkse
uitkering van 500 euro. Het geld komt uit een fonds dat de gevolgen dekt van ongevallen op het werk.

De uitspraak is gisteren bekendgemaakt. Tegen het vonnis is hoger beroep mogelijk, maar de advocaten van
Romeo spreken alvast van een doorbraak. ''Voor het eerst erkent een rechtbank het verband tussen het
gebruik van een mobiele telefoon en een hersentumor'', schrijven ze in een verklaring.

Omstreden verband
Onder wetenschappers is dat verband omstreden. Vorig jaar nog bleek uit Australisch onderzoek dat de
straling van mobieltjes het ontstaan van een hersentumor niet bevordert. De Gezondheidsraad heeft er namens
de Nederlandse overheid geregeld onderzoek naar gedaan en kwam steeds tot dezelfde conclusie.

Dit laatste deel is een typisch Nederlandse ontkenningstoevoeging.



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